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2° giorno
Dal Bivacco Bonelli al Rifugio Stroppia.

2° giorno
- 7 agosto 2005 -

Bivacco Bonelli - Colle delle Munie - Colle del Sautron - Vallonasso -
Monte Sautron - Forcellina - Rocca Bianca - Rifugio Stroppia


Cresta dal Vallonasso al Monte Sautron

 

Foto e testi di Bruno Rosano

L'arrivo al bivacco Bonelli a metà pomeriggio ci permette di riposare e recuperare in tutta tranquillità, socializzare con altri ospiti e goderci un bellissimo e rosso tramonto sulla cima dell'Oronaye, predisponendoci anche mentalmente alla lunga traversata. Sveglia alle 6,30 con una nutriente colazione e risaliamo tra una mandria al pascolo le praterie verso il Colle delle Munie, praticamente l'unico tratto di sentiero che percorreremo in tutto il giro. In un'atmosfera limpidissima e tra i bellissimi colori dell'alba il bel Lac de la Reculaye ed eccoci, tra scambi di battute con Gianni nell'aria frizzante e considerazioni sulla nostra avventura, raggiungere quasi senza accorgercene il Col del Sautron. L'obiettivo di salire tutti i Tremila e di mantenerci per cresta ci impone di evitare i facili Col della Portiola e della Forcellina, attaccando immediatamente l'impegnativa cresta che dal colle verso nord raggiunge prima il Vallonasso e quindi il Monte Sautron.

 

Un bellissimo e slanciato torrione gioca con i primi raggi del sole e quindi, verso est e lungo il Vallonasso Sautron, ci appare Saretto, ultima testimonianza di modernità (ma sarà veramente tale? ....a posteriori, posso tranquillamente affermare che lassù mi sono sentito più uomo e quasi sicuramente più civile…). Con qualche delicato passaggio ed evitando il filo della cresta nei punti più delicati, perveniamo all’anticima e quindi, per un’aerea cresta, al Monte Vallonasso (m.3034). Ancora tra spuntoni per cresta verso la lontanissima croce del Monte Sautron, fino ad attaccare un poderoso risalto lungo la dorsale e vincerlo lungo una placca fino a sbucare sul tratto terminale della cresta. Ormai il tratto più impegnativo è alle spalle e, con una facile galoppata, pare banale la vetta del Monte Sautron (m.3165), raggiunta un’infinità di volte per la normale lungo il versante opposto. Uno sguardo attento a tutta la lunga dorsale sud del Brec de Chambeyron che ci impegnerà a fondo nei prossimi due giorni e giù quasi di corsa, lungo la normale del Sautron, fin oltre il bivio per la Forcellina, per risalire il versante opposto: ancora un tremila per quel giorno attende! Terreno ben conosciuto per averlo percorso in inverno, ma, per evitare un lungo giro, si attacca direttamente la verticale della vetta lungo un canalone ripido e tetro, raggiungendo in breve la vetta  della Rocca Bianca (m.3012). A picco sul Lago Niera ed eccezionale panorama sul gruppo Castello-Provenzale, uno giro d’orizzonte per vedere dove si è partiti e dove si dovrebbe arrivare, ma ormai la giornata volge al termine: quasi mille metri più in basso aspetta il rifugio Stroppia, dove il primo rifornimento dovrebbe attenderci. Infatti Ciapel (al secolo Giovanni Chiappello) è lì ad aspettare, carico soprattutto di acqua perché per quasi tre giorni non ne troveremo più…. E’ domenica, i pochi frettolosi alpinisti stanno scendendo, le ombre si allungano, il sole abbassandosi ci lascia quasi al buio ma, di fronte, illuminata e risplendente la parete ovest della Castello magnetizza i nostri pensieri e, come a teatro, carpisce il nostro sguardo, lasciandoci rientrare nel rifugio solamente quando ormai è quasi notte….  

Il concatenamento dei 24 TREMILA della Valle Maira
Diario dell'impresa di Bruno Rosano con l'amico Gianni Rossato:
6 giorni sullo spartiacque di confine fra le vette più alte della valle!

 
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