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Sentieri Villar
Sentieri a Villar San Costanzo

Quattro sentieri intorno a Villar San Costanzo

Sentieri Villar San Costanzo

1. Il Sentiero dei Ciciu
2. L'anello della Costa Pragamonti, da San Bernardo al Colle Liretta
3. Il Monte San Bernardo
4. Santa Maria, San Costanzo e la conca del San Bernardo


1. Il sentiero dei Ciciu

Sentieri Villar San Costanzo

Sentieri Villar San Costanzo

Dislivello: 300 m
Quota di partenza: 640 m
Quota più alta: 940 m
Tempo di percorrenza
in salita:
1h 30min
Tempo di percorrenza totale: 2h 15min
Percorribilità: a piedi
Descrizione tecnica: nessuna difficoltà lungo il sentiero turistico e il percorso ginnico della riserva, adatti alle famiglie. Più impegnativo il ripido sentiero escursionistico sia in salita che in discesa; porre particolare attenzione alle lisce pietre in discesa, per evitare scivolate e cadute.

Solitamente chi visita i Ciciu del Villar trascura la deviazione del Percorso Ginnico che scende subito a destra appena varcato l'ingresso della Riserva, sotto i giochi per i bambini.
Il sentiero si inoltra in una piccola valletta che ci porta alla base del corpo geomorfologico che ha generato i Ciciu: siamo sulle pendici meridionali di un conoide alluvionale, sulla quale sono crollati e scivolati i grossi massi di gneiss occhiadino che oggi formano il cappello sommitale acquitrinosa di Villar, è interessante notare come la conoide sia scavata da una miriade di canali, gli stessi che hanno eroso i Ciciu. Il Percorso Ginnico in una decina di minuti attraversa questo particolare ambiente, passando in boschi misti di castagno, quercia, frassino e acero, con proliferazione di robinia, sambuco e nocciolo nelle incisioni vallive, più fresche e umide. Rientrati sul sentiero della Riserva, conviene svoltare subito a sinistra e poi a destra, risalendo la radura di un antico cultivar di meli, peri, noci, ciliegi, fichi e cachi..
Da qui ci si immerge nel magico mondo dei Ciciu, in un bosco a prevalenza di querce, castagni e ciliegi, invaso dalla robinia nelle conche, con sottobosco di brugo, ginestra, felci, ginepri e rosa canina, tipica associazione di versante caldo, soleggiato ed arido su substrato acido (rocce silicee di gneiss e micascisti). L'ambiente è decisamente suggestivo, e conviene percorrere il tratto ad anello del Sentiero Turistico che passa al gruppo della Torre (alto oltre 10m) e ricongiungersi poi in alto al Sentiero Escursionistico. Questo è un sentiero con grado di difficoltà superiore dovuta alla pendenza costante con cui arriva ai confini superiori della Riserva, ma che rappresenta un bell'esempio didattico dei microambienti del bosco che influenzano la distribuzione della vegetazione.
Macchie di pino silvestre e pioppo tremolo si incuneano nella solita associazione quercia-castagno-ciliegio-frassino-robinia; nella salita il sottobosco, sempre ricoperto da una coltre di rovi striscianti, si arricchisce di felci che occupano intere radure. Nella parte più alta i pioppi tremuli già lasciano intravvedere i primi gruppi di betulle: esse domineranno insieme ai larici e al pino silvestre la fascia superiore del bosco, come si può consultare negli itinerari 2 e 3, ai quali il nostro sentiero si congiunge con breve deviazione a destra (indicazioni per Liretta e Rivoira).
La via del rientro è inizialmente pianeggiante e in un bel bosco umido: qui si costeggia la parte alta della conoide, sospesi sul salto che presto scenderà fra grandi blocchi di roccia, pini silvestri e addirittura una macchia di larici, fino al Centro Visite.

Sentieri Villar San CostanzoIl Sentiero dei CiciuIl Sentiero dei Ciciu
Fotografie e testi Enrico Collo


2. L'anello della Costa Pragamonti, da San Ber nardo al Colle Liretta

Colle Liretta

Colle Liretta

Dislivello: 180 m
Quota di partenza: 890 m
Quota più alta: 1070 m
Tempo di percorrenza
in salita:
1h
Tempo di percorrenza totale: 2h
Percorribilità: a piedi, MTB, cavallo
Descrizione tecnica: il facile percorso segue delle piste forestali allo stato di rinselvaticamento, trasformandosi in sentiero nel tratto in salita.
Da non perdere il punto panoramico da cui si lanciano i parapendio. Porre particolare attenzione a non sbagliare in corrispondenza degli incroci lungo la linea di cresta e sulla via del rientro.

La cappella di San Bernardo si trova su una radura in prossimità della borgata Rivoira Superiore e si raggiunge da Morra di Villar San Costanzo, seguendo la strada asfaltata che subito sale sulla sinistra dello sperone roccioso della chiesa di Sant'Antonio, alle spalle della frazione. Lasciata la macchina nella radura della cappella, si segue ancora per poche decine di metri la strada per Rivoira e ci si immette su una pista forestale che svolta sulla sinistra. Dopo aver raggiunto un dosso con bel panorama sulla pianura, si incrocia un bivio con un sentiero che si innalza sulla destra; tralasciando lo sterrato – sarà la nostra via di ritorno – si imbocca il sentiero in salita, la cui pendenza in breve diverrà meno impervia. Il bosco presenta sempre una grande varietà di alberi, fra i quali predominano inizialmente il castagno, l'acacia, il ciliegio, la quercia e il biancospino, per poi passare alla betulla, al larice, all'abete rosso e al pino silvestre; nel sottobosco predominano invece la ginestra, le felci, la rosa canina, le more e i lamponi. Arrivando sul displuvio con la Valle Varaita, ci si accorge come le betulle e il pino silvestre diventano le essenze predominanti, mentre il sottobosco si arricchisce di grandi distese di mirtilli. In corrispondenza dello svalicamento ci si immette nella famosa strada militare "dei cannoni", sterrata, che dalla Colletta di Rossana proseguirà fino ai colli di Sampeyre e della Bicocca, nel territorio di Elva in Alta Valle Maira. Dopo pochi minuti un nuovo bivio ci propone una deviazione alla zona di lancio dei parapendio: conviene seguire questa indicazione e, se non assisteremo a nessun lancio, varrà comunque la pena soffermarsi sul grandioso panorama che si gode dall'ampia radura sommitale.
Un bel sentiero fra betulle, felci e mirtilli si ricongiunge alla strada dei cannoni, ed eccoci arrivati in prossimità del Colle Liretta; il nostro itinerario, tralasciate le indicazioni per Pian Pietro e il Colle di Valmala, prosegue sulla strada che scende a sinistra sul versante della Valle Maira: con le betulle ritroviamo sempre il pino silvestre e i larici, poi ancora una radura di betulle con area attrezzata (no acqua) in prossimità di un nuovo bivio. A destra si scenderà verso l'area dei Foresti, sempre nel comune di Villar; il nostro itinerario svolta invece a sinistra, proseguendo subito in discesa e poi quasi in piano fino al punto di partenza. Da segnalare che lungo il percorso si incrocia il sentiero che scende alla Riserva Naturale dei Ciciu del Villar.

Colle LirettaColle LirettaColle Liretta
Fotografie e testi Enrico Collo


3. Il Monte San Bernardo

Monte San Bernardo 

Monte San Bernardo
Dislivello: 700 m
Quota di partenza: 890 m
Quota più alta: 1600 m
Tempo di percorrenza
in salita:
3,5 h
Tempo di percorrenza totale: 5-6 h
Percorribilità: a piedi, MTB
Descrizione tecnica: Itinerario semplice fino al Colle Liretta. Su facile sentiero a lunghi tratti pianeggiante in direzione dello spartiacque con la conca di Roccabruna (in estate bisogna attraversare ampie radure di felci, che tendono ad addensarsi sul sentiero). Il tratto finale, che raggiunge la vetta per cresta, presenza una pendenza elevata.
Nel complesso un itinerario per escursionisti esperti, con buone doti di orientamento.

La parte iniziale del percorso può essere affrantata sia dalla cappella di San Bernardo in frazione Rivoira (partenza consigliata, vedi itinerario 2), sia dalla Riserva Naturale dei Ciciu (dislivello superiore e dunque più impegnativo, vedi itinerario 1). In entrambi i casi è necessario raggiungere il Colle Liretta, e da qui proseguire sulla "strada dei cannoni" seguendo le indicazioni verso il Colle di Valmala. Dopo qualche centinaio di metri, in prossimità del bivio che scende a Lemma, sulla sinistra si diparte un sentiero riconoscibile dalle tacche rosse; dopo un primo breve tratto in salita, esso diviene per buona parte pianeggiante, attraversando tutta la conca orientale del monte San Bernardo dominata da betulle, larici e radure di felci, che in estate creano estesi campi da attraversare ricoperti fino ad altezza del busto, ma che nelle stagioni primaverili e autunnali tendono ad essere molto più aperti e semplici da percorrere.
Tralasciata una deviazione che in discesa raggiunge la Meira Nardiè (vedi itinerario 4, con rientro a Santa Maria dalla regione Foresti), si prosegue ancora in piano fino in prossimità della Meira Maggiorino, immersa in una nuova radura di felci, per poi risalire verso lo spartiacque della conca di Roccabruna: qui il panorama si apre verso Dronero, le borgate di Roccabruna e le montagne della Valle Maira.
Il paesaggio è adesso dominato dagli alti torrioni rocciosi degli gneiss occhiachini, roccia che costituisce anche i cappelli dei Ciciu del Villar e che qui appare senza le incrostazioni di muschi e licheni coma avviene nella Riserva; siamo ormai giunti al limitare del bosco, costituito quasi esclusivamente da betulle pioniere che invadono il terreno quasi allo stato infestante. Il sentiero sale in modo anche ripido fra le imponenti torri di pietra, ma una lapide su una radura in ricordo del partigiano Galliano Luigi, trucidato dal fuoco tedesco, preannuncia l'arrivo sulla vetta del Monte San Bernardo con la sua gigantesca croce di metallo.
Seduti sulla cima sembra quasi di essere su un parapendio, o in volo con una poiana – che immancabilmente sarà passata sopra la nostra testa durante la giornata – a godersi la vista aerea di tutta la Provincia Granda, con il Monviso alle spalle, il Monte Rosa molto più lontano e la collina di Torino che emerge dalla pianura nelle giornate più limpide.
Volendo dalla cima si potrà raggiungere il Colle di Valmala, seguendo ad ovest il displuvio con la Valle Varaita, dove troveremo il bivio che a sud scende a Roccabruna dalla Rocca del Chast'lass mentre a nord raggiunge il Santuario di Valmala. In quest'ultima direzione si incrocia nuovamente la "strada dei cannoni", la quale, prima con un tratto su asfalto e poi su sterrato, ci riporterà dolcemente fino al Colle Liretta, passando dalla radura di Pian Pietro.

Monte San BernardoMonte San BernardoMonte San Bernardo
Fotografie e testi Enrico Collo


4. Santa Maria, San Costanzo al Monte e la conca del San Bernardo

San Costanzo al Monte

 San Costanzo al Monte

Dislivello: 510 m
Quota di partenza: 730 m
Quota più alta: 1240 m
Tempo di percorrenza
in salita:
2h 30min
Tempo di percorrenza totale: 5 h
Percorribilità: a piedi, MTB, cavallo
Descrizione tecnica: La parte dell'itinerario fino al Pian dl'Aba' - regione Bulu è su strada sterrata. La parte alta si sviluppa su bei sentieri nei boschi; ampia radura di felci da attraversare quando si svalica nella conca di Villar. Dalla Meira Nardiè si ritorna su strada sterrata, con breve deviazione
su sentiero sotto le case dei Foresti, collegandosi alla pista forestale che rientra da San Costanzo al Monte.

Per raggiungere il Santuario di Santa Delibera dall'ex-abbazia di Villar San Costanzo, futuro punto informativo dei sentieri descritti, bisogna attraversare il paese trascurando le deviazioni per la Riserva dei Ciciu e la zona Foresti, a fianco del Municipio; dalla piazzetta si imbocca la strada a sinistra che sale verso la zona Prà Marchetto, ponendo attenzione alla deviazione per San Costanzo al Monte; la strada si inerpica nel bosco fino a diventare sterrata e raggiungere l'incrocio con una grande croce eretta nel 1969; da qui si scende in breve all'ampio parcheggio del Santuario, nostro punto di partenza per l'escursione.
Ripercorrendo in salita la strada appena percorsa, in una decina di minuti si raggiunge la chiesa di San Costanzo al Monte, che emerge dal bosco di castagni in un bivio della strada; quella che affianca la chiesa sarà il nostro percorso di rientro, mentre ora si piega a sinistra seguendo le tacche gialle dei Percorsi Occitani. Nessun pericolo di sbagliare strada, con l'unico bivio che scende a Roccabruna; ogni tanto appaiono delle cascine nel bosco finchè, in un'ampio prato, ci si immette nella pista forestale che sale ripida sulla destra, inoltrandosi ancora in un bosco di castagni, larici e pini silvestri, attraversando il fresco bosco di betulle del Pian dl'Abà. Raggiunto un secondo prato inizia il sentiero, che si inoltra in un nuovo bosco di castagni e che presto diventa pianeggiante raggiungendo quella che un tempo era la fontana dell'Asino e un gruppo di case abbandonate. I Percorsi Occitani proseguono a sinistra verso Roccabruna, mentre noi saliamo a destra raggiungendo in breve una nuova radura e ci infiliamo fra le ginestre verso il bosco di larici e con un dosso fra betulle sempre più rade raggiungiamo le pendici del San Bernardo, incontrando a destra, dopo il primo salto di rocce, il sentiero dell'itinerario 3 che sale sulla vetta. Se non vogliamo raggiungere la cima, possiamo scendere sul versante che guarda verso il Colle Liretta e la zona dei Foresti seguendo la via di ritorno di tale sentiero. Attraversato un campo di felci con un casolare abbandonato, si piega a sinistra col sentiero che rientra negli alberi e in piano attraversa il bosco. Incontrato un bivio si scende a destra, passando nei pressi delle Meire Nardiè; qui ritroviamo la sterrata che scende ripida verso i Foresti; continuiamo in discesa ad un incrocio fino ad incrociare due case abitate. Continuando a scendere, si trascura una pista ad un tornante, mentre si seguirà a quello sottostante un sentiero riconoscibile dalle tacche rosse che taglierà verso ovest nel bosco raggiungendo la strada praticamente pianeggiante che dai Foresti arriva a San Costanzo al Monte, chiudendo la nostra escursione.

 
San Costanzo al Monte                    San Costanzo al Monte
San Costanzo al Monte
Fotografie e testi Enrico Collo

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Sentieri Villar - creata (31/10/2013) - modificata (31/10/2013) - vista 16235
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