| Genere: Allium All'aglio si associa subito il sapore acre e pungente che impregna l'alito quando lo si mangia crudo: il nome deriva dal celtico all che significa acre, bruciante . Il forte odore è dovuto ad una sostanza organica che contiene zolfo, l'allicina. Nell'antichità l'aglio era dedicato alle divinità degli inferi, come Osiride per gli Egizi, e veniva offerto alla luna calante, la dea Ecate per i Greci, patrona della notte e delle arti magiche. Nella tradizione alpina l’aglio ha il potere di tenere lontane le masche del bosco; proprio per difendersi dalle streghe si usava portarlo indosso nella notte di San Giovanni, al solstizio d’estate, con la forte simbologia magica dovuta alla congiunzione superiore del Sole con la Luna nuova. Insieme all’aglio si consigliava di portare con sè ruta, iperico e artemisia. Con l’aglio si curano le malattie nervose e gli attacchi epilettici (da qui l’associazione con le streghe); ha azione antisettica; è antidiabetico, diuretico ed espettorante. Specie: Allium narcissiflorum Nome comune: Aglio piemontese Diffuso sulle pietraie calcaree assolate, si riconosce dai ciuffi erbacei formati dalle foglie lunghe e strette, col sapore caratteristico di aglio, e dai fiori riuniti in ciuffi ad ombrello su ogni singolo stelo. La caratteristica dei fiori, dal colore violetto intenso come il narciso, è di aprirsi penduli verso il basso, e di sollevarsi via via durante la fioritura fra luglio e agosto. Zona riconosciuta: a nord di Macra, in prossimità della Strada dei Cannoni, sulle pietraie calcaree tra Grange Piano e l’Agnelliera. |