"I Ricordi di NaturaOccitana" gennaio 2007: nasce in Centro di Turismo Escursionistico a Marmora
Domenica 22 gennaio è stata inaugurata la stagione invernale del Centro di Turismo Escursionistico “Costa Chiggia”, nel comune di Marmora. Con meraviglia al mattino la provincia di Cuneo si è svegliata sotto una nevicata, che in montagna si è protratta fin oltre le 9.00, lasciando a terra un paio di cm di neve: molti si saranno fatti scoraggiare da questa premessa, ma già alle 10.00 le nuvole si stavano dissolvendo e premiavano i presenti con una giornata soleggiata priva di nuvole! E proprio quella spruzzata di neve ha reso morbido e soffice il percorso, che partendo dalla Parrocchia di San Massimo saliva alla facile vetta del Monte Buch. Un gruppetto di coraggiosi escursionisti, guidati dagli esperti locali Alfio ed Ines (a cui dedico un grazie personale in rappresentanza degli esercenti che credono a questo tipo di iniziative), si avvia a piedi già dalla borgata di Finello, affrontando per intero la salita dal fondo del vallone e raggiungendoci poi alle Grange del Cros. L’amministrazione comunale ha dimostrato di credere al Centro Escursionistico, con la presenza del Sindaco Emanuele Ponzo, che ha spiegato la vocazione naturalistica del vallone di Marmora e illustrato alcuni interventi forestali lungo il percorso, accompagnato dal vicesindaco Nino Andreis e dal presidente della ProLoco Giacomino Colombero, che hanno saputo intrattenere i partecipanti con alcuni episodi di vita passata nelle borgate, essendone stati loro stessi protagonisti. Assai arduo parrebbe il ruolo dell’Accompagnatore Naturalistico alla presenza di tali competenti in materia, ma l’ambiente subito amichevole e cordiale del gruppo ha dato spunto a mille simpatiche discussioni: la festa di Sant’Antonio che in questi stessi giorni (17 gennaio) si festeggiava alla borgata di Reinero; la vivace economia sociale che pulsava nei borghi, oggi in alcuni casi abbandonati (a metà del 1800 Marmora sfiorava i 1100 abitanti, oggi ne ha 94); la tenace volontà dei marmorini sul versante di Costa Chiggia nel provvedersi l’acqua per irrigare i campi, fatta arrivare con un canale dal Colle Intersile dopo accesi dibattiti e scontri con gli abitanti di Celle Macra, che la richiedevano per i loro mulini; la storia e le leggende di San Teodoro (a cui è dedicata una bella cappella panoramica in mezzo al bosco di larici), protettore dal maltempo e la cui festa si celebrava il 29 giugno, quando le mandrie e le greggi erano appena salite ai pascoli. Sul sagrato soleggiato che domina dall’alto i valloni di Marmora e Canosio, gli stessi partecipanti hanno dimostrato la loro preparazione in tema di arte e festività popolari nell’arco dell’anno e in varie zone d’Italia: ancora passeggiando siamo giunti ai prati delle Grange Murlone, dove una signora ama venire in primavera ad ammirare le fantastiche fioriture di anemoni, viole e fritillarie. Una foto di gruppo per ricordare la bella giornata, il fantastico panorama delle vette circostanti, dominate a nord dal Monviso, il Pelvo e il Chersogno, e poi soltanto in tre risaliamo fino alla cima del Monte Buch, dove un’altra signora mi fa vedere dove tanti anni orsono andava a fare scuola nelle borgate più alte di Elva, mentre il marito mi delizia con le sue avventure escursionistiche e scialpinistiche in Valle Maira. La discesa è un susseguirsi di viaggi, che dalle vette delle Alpi ci portano in Africa, Giordania, India, Russia, Mongolia e Cina, fino al ritorno alla Parrocchia di San Massimo, che riesce ancora a stupirci per le preziosità storiche che conserva al suo interno.
Passeggiare al sole con le racchette da neve, vedere con occhi nuovi il territorio della montagna, conoscerne i curiosi segreti spesso custoditi nelle pagine di vecchi libri, scoprirsi subito amici passeggiando fianco a fianco, darsi un nuovo appuntamento alle prossime ciaspolate davanti ad un buon piatto e a un bicchiere di vino.
Ormai la sfida è lanciata: il Centro di Turismo Escursionistico “Costa Chiggia” vi aspetta a scoprire i segreti delle borgate di Marmora, che ancora oggi si possono percorrere lungo gli antichi sentieri in mezzo ai boschi, adesso ricoperti dalla neve… L’itinerario sarà sicuramente suggestivo, parola dell'Accompagnatore Naturalistico Enrico Collo! |