3° giorno - 8 agosto 2005 - Rifugio Stroppia - Lago Niera - Rocca Blancia - Col di Nubiera - Le Massour - Buc de Nubiera - Bivacco Montaldo Bivacco_Montaldo (m.3200) - Dalla vetta del Buc de Nubiera
All’uscita dal rifugio Stroppia, la valle appare interamente avvolta in una fittissima nebbia…. Affiora tra di noi un po’ d’apprensione: oggi finalmente saliremo in quota e per due giorni resteremo oltre i 3200 metri per il tratto più delicato dell’intera traversata, quello che per noi, non avendo mai affrontato la lunghissima cresta che dal Buc de Nubiera corre fino al Brec de Chambeyron, rappresenta un’incognita. Oltre il Lago Niera, improvvisamente appare tra la nebbia il Pariàs Coupà: l’umore ne risente molto favorevolmente e, quasi senza accorgercene, ci troviamo sulla panoramica cresta che porta alla Rocca Blancia (3193m). Discesa sul Col di Nubiera e lungo la faticosa pietraia opposta a rintracciare il nascosto canale che rappresenta la via di salita al Buc de Nubiera. Sotto il peso degli zaini carichi dei viveri per due giorni (solo di acqua circa 6 kg a testa), con cautela ed aiutandoci con le catene fisse usciamo dal ripido canale, guadagnando finalmente la cresta sud del Brec de Chambeyron. Anziché proseguire per il Buc de Nubiera, dobbiamo però espletare ancora la piccola formalità della salita al Massour, facile ma molto panoramica vetta quasi a strapiombo sul Col di Nubiera. Laboriosa ricerca attraverso la cresta per guadagnare Le Massour (3024m), eccezionale punto di osservazione sulla cresta che porta alla Rocca Blancia ed infine, ritornati all’uscita del canale, intraprendiamo la salita al Buc de Nubiera, nostra ultima fatica della giornata. C’eravamo già stati entrambi, ma, come al solito, l’individuazione della corretta via di salita a questa vetta non è semplice: un labirinto di canali, innumerevoli cenge tutte simili, svariati scavalcamenti di versante costituiscono un serio esame al nostro senso d’orientamento. Il tempo bello e stabile unito alla relativa brevità della tappa ci permettono comunque di ridere e scherzare: senza eccessive difficoltà ci troviamo sulla cresta terminale, ove a 3200 metri circa ci aspetta il Bivacco Montaldo. Ancora qualche metro ed eccoci alle 13.30 sulla vetta del Buc de Nubiera (3211m), ove inaspettatamente ci raggiunge Sergio Savio in dolce compagnia: fantastico personaggio dalla spiccata personalità e dotato di una coinvolgente naturalezza ci trascina in ricordi di gioventù risalenti ad un quarto di secolo prima, quando io tentavo le prime curve con gli sci e lui, “enfant prodige” dell’alpinismo cuneese, volteggiava sulle strapiombanti pareti della Castello, vincendo da solo, in libera ed in pochi minuti, passaggi che alle altre cordate necessitavano intere giornate….. Li accompagno per un tratto della cresta perché intendono proseguire in giornata, finché mi fermo e li seguo con lo sguardo fino a vederli sparire, agili e veloci come gazzelle, sulle placche del Pariàs Coupà…. Tornato al bivacco, dedichiamo il resto della giornata ad ammirare l’immenso panorama che la giornata limpidissima distende come un lenzuolo davanti a noi: da qui vediamo tutte le 24 vette, mete del nostro lungo viaggio, da qui sembriamo granelli di polvere ma, quasi improvvisamente, mi sento finalmente in pace con il mio “io”, consapevole e felice di aver avuto il coraggio di intraprendere questo mio piccolo grande sogno…. La giornata è limpidissima ma incredibilmente fredda, l’atmosfera tersa prelude, come in effetti sarà, ad un tramonto meraviglioso, fatto di piccole nuvole rosse come il fuoco e di strali di luce: il più bel calar del sole che si possa immaginare ed che io abbia avuto la fortuna di osservare… Bivacco Montaldo (m.3200) - Tramonto dell'8-8-2005
Foto e testi di Bruno Rosano Il concatenamento dei 24 TREMILA della Valle Maira Diario dell'impresa di Bruno Rosano con l'amico Gianni Rossato: 6 giorni sullo spartiacque di confine fra le vette più alte della valle!
|