La Via Ferrata di Camoglieres
Testi e fotografie: Enrico Collo - Accompagnatore Naturalistico
Camoglieres con alle spalle la prima parete della Ferrata
Il 24 e 25 marzo 2006 l'evento in Valle Maira è stata l'inaugurazione della nuova Via Ferrata di Camoglieres, nel comune di Macra. La presentazione si è svolta all'Espaci Occitan venerdì 24 alle ore 18, alla presenza di numerosi amministratorei locali, e dopo l'intervento di Alberto bersani, il sindaco di Macra Teresa Torino, la guida alpina Giulio Beuchod e l'ingegnere Livio Galfrè hanno illustrato le enormi potenzialità turistiche di questa Via Ferrata; le caratteristiche tecniche con cui è stata progettata e realizzata; le attrezzature tecniche con cui va affrontata la salita, con riferimenti molto particolareggiati alla sicurezza personale. Preziosa è stata la collaborazione di tutto il gruppo delle Scuola Italiana Alpinismo Sci Alpinismo Arrampicata "Guide Alpine Cuneo" , guidato appunto dal coordinatore Giulio Bechoud. La guida alpina Giulio Beuchod
Inaugurazione "sul campo" della Ferrata
Il giorno successivo, sabato 25 alle 11.30, un folto pubblico si è ritrovato a borgata Camoglieres per l'inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità: Bruna Sibille per la Regione Piemonte, Angelo Rosso per la Provincia di Cuneo, Livio Acchiardi per la Comunità Montana Valle Maira e Teresa Totino per il Comune di Macra, con diversi assessori di vari comuni locali; da segnalare la presenza ad entrambi gli appuntamenti dell'arciprete di Dronero, don Graziano, ancora una volta grande appassionato delle sue amate montagne. Dopo il taglio del nastro sul nuovo sentiero, che dall'ultima casa in alto di Camoglieres raggiunge in breve l'attacco del primo salto di roccia, le guide alpine hanno illustrato dal vivo cosa è necessario, l'abbigliamento e il modo di progredire sulla scalinata che sale sia verticalmente che obliquamente la parete a strapiombo. Pronti... partenza... via!
Le balze verticali della prima parete viste dal sentiero
Chi è già terrorizzato al solo pensiero, può comunque tranquillizzarsi: un bel sentiero risale il versante a lato della parete, così anche chi non arrampica ha la possibilità di affrontare la salita, ritrovandosi sulla vetta della montagna. Questa scelta permette inoltre di godere sempre di una visione spettacolare sui più avventurosi e "scapestrati" che affrontano la ferrata. Il sentiero, in costante salita e con un unico passaggio su roccia un pò impervio, ma assicurato da robusti cavi di acciaio, attraversa suggestivi canyon di origine carsica, con guglie e pinnacoli di roccia su cui si aggrappa il pino silvestre, spesso col suo pennacchio di vischio, e la lavanda: anche il profumo dell'aria saprà incantare chi verrà a divertirsi a Camoglieres. Partenza della seconda parete Collaudo del ponte tibetano
Attrattiva della ferrata sarà sicuramente il ponte tibetano che collega due guglie rocciose: un salto nel vuoto di oltre 30 metri, comunque aggirabile, ideale per chi ama confrontarsi con le proprie emozioni di avventura (d'obbligo sempre la sicurezza personale!). Anche in questo caso chi sale per il sentiero può incitare i propri amici dal bordo del ponte, che ad ogni oscillazione fa suonare una campanella delle mucche, idea simpatica che segnalerà in tutta la conca la presenza di persone sul tracciato. La simpatica campanella del ponte tibetano
L'inizio della terza parete
Ormai non manca molto alla vetta: ancora una parete, un tratto di sentiero in cresta e poi ecco la croce che aprirà un nuovo fantasstico panorama sulla Valle Maira, fino a ieri sconosciuto ai più e che da oggi dunque è stato presentato al mondo intero (si attendono turisti appassionati di questa disciplina da tutta Europa). Dalla cima abbiamo contato una ad una le montagne cuneesi che si osservano da qui, e tirato le prime somme di un progetto così importante per il nostro turismo. Incredibile anche la precisione delle previsioni meteorologiche: dopo una mattina coperta di nuvole, poco dopo mezzogiorno il cielo si è aperto ed è stata la prima vera giornata di sole di questa primavera molto attesa. Arrivo del terzo salto con paesaggio stupendo sulla Valle Maira
La croce di vetta, con l'ingegnere progettista Livio Galfrè e il gruppo delle Guide Alpine di Cuneo
Salutate infine le guide che hanno realizzato l'opera e che nel primo pomeriggio sono rientrati a Camoglieres per i meritati festeggiamenti, personalmente avevo ancora un incontro che mi attendeva. Seguendo la stupenda linea di dorsale che risale fino alla base dell'Agnelliera, in un susseguirsi di pinnacoli e dirupi calcarei da cui si domina il Monte Rubbio, ecco finalmente i miei amici camosci. Quella che potrei raccontare è una favola che si ripete, il ricordo di altre avventure giovanili che avevo vissuto con loro sullo stesso itinerario, il quale adesso potrebbe diventare un anello ideale con il vallone di Droneretto (San Damiano Macra), oppure una variante dei Percorsi Occitani. Ma chiuderò scrivendo queste righe, in attesa del tramonto infuocato che al solito mi coglierà in quota, con la discesa accompagnata dalle stelle di Orione e di Sirio, il suo fido cane da caccia. Marte e Saturno illuminano gli ultimi passi di una notte senza luna, mentre il Leone già alto ad oriente apre le porte della primavera. Benvenuti in Valle Maira! Dove ho scritto il racconto che avete letto? Qui...!
Il sole all'orizzonte chiude una fantastica giornata: è ora di scendere, guidati dalle stelle.
Testi e fotografie: Enrico Collo - Accompagnatore Naturalistico
LA VIA FERRATA DI CAMOGLIERES
Via Ferrata di Camoglieres La via ferrata di Macra, inaugurata nel 2006, si trova nella zona compresa tra Camoglieres (980m) e la cima della Crocetta Soprana (1320 m). Il tracciato attrezzato segue esclusivamente cenge, camini naturali, terrazze, vecchie tracce di sentiero. I percorsi di discesa e le vie di fuga sono facili e panoramici. La Via permette di inoltrarsi in un ambiente selvaggio, solitario e di straordinaria bellezza. Il tracciato raggiunge le varie balze rocciose situate sopra l’abitato di Camoglieres, dalle quali è possibile ammirare la flora incontaminata di questa zona e la ricca fauna: infatti non è difficile incontrare caprioli e camosci. La tipologia della ferrata è mista (francese/dolomitica). Nella ferrata “francese” alcuni tratti di sentiero tradizionale si raccordano a tratti di via ferrata, mentre quella “dolomitica” è caratterizzata da un sentiero con minime attrezzature di ausilio all’arrampicata nelle quali il cavo è teso fra chiodo e chiodo e svolge la doppia funzione di assicurazione e di corrimano come aiuto per la progressione. Informazioni importanti La via ferrata è destinata a persone adeguatamente attrezzate, esperte o accompagnate da Guide Alpine. Si evidenzia che l'attrezzatura della Via Ferrata è da considerarsi solo ed esclusivamente un aiuto alla progressione su parete. La sicurezza dipende dai comportamenti individuali e dal corretto utilizzo dei materiali. Prima della partenza è obbligatorio prendere visione delle condizioni di accesso, delle informazioni e dei divieti dettagliatamente illustrati sul pannello tecnico posto all'inizio del percorso. Sul ponte tibetano Percorso esposto; massimo carico ammesso: 4 persone. È obbligatorio assicurarsi ai cavi di sicurezza e aggrapparsi alle funi superiori durante il transito. Sul ponte è assolutamente vietato: salire in presenza di neve, temporali e vento forte; farlo oscillare; sporgersi oltre la sagoma delle funi. Equipaggiamento Kit di base obbligatorio casco da montagna, imbragatura ventrale, guanti, scarponcini da montagna; 2 longe, 2 moschettoni di sicurezza per ferrata, ammortizzatore di caduta (dissipatore). Il Kit e tutta l'attrezzatura devono essere omologati e riportare il marchio CE.
Per il noleggio in loco rivolgersi a: Locanda Occitana del Silenzio, borgata Camoglieres, tel. 0171.999305; info@locandadelsilenzio.com |
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Palestra di Roccia di Camoglieres: Parete delle Farfalle Dalla strada provinciale, prima di entrare nel paese di Macra, si svolta a destra per la borgata Camoglieres; al termine della strada si lascia l’auto per proseguire a piedi lungo il Sentiero dei Ciclamini per circa 10 minuti. Tutte le vie sono attrezzate a “spit” e in ottimo stato di conservazione. | |
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