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Borgate
Le borgate di Macra
LE BORGATE DI MACRA
Macra
Nel 1928 il Comune di Alma fu unito al Comune di Albaretto, dal quale era stata separato nel 1602, prendendo il nome di Macra.
L'attuale Comune è costituito da sedici borgate storiche.


 MacraMacra

Nel territorio di Alma (L'Arma) :
Bedale
Villar
Langra
Caricatori
Camoglieres
Villetta
Chiampo
Pradugano

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Nel territorio di Albaretto (L'Albaret):
Palent
Colletto
Garini
Cucchietto
Chiatignano
Serremorello
Aramola
Maurengo

I borghi dell’antico territorio di ALMA (L’Arma)

Borgata Bedale (il Beal)
Macra
Borgata Bedale e, in alto, Borgata Villar

Costituisce il capoluogo di Macra e si compone di diversi rioni: la Ruaa, la Brandaa, Embetrant, Simolenta, dal Ferier. Sono facilmente visibili antichi edifici come la cappella dedicata a S. Giacomo , la “Casa della Ruà” recentemente ristrutturata, il vecchio mulino Mattalia per la macina del grano e della segale, il forno comune e la fucina del fabbro ferraio.
Il Palazzo Comunale è l’edificio più imponente di questo borgo: vi hanno sede il Municipio, l’ufficio postale locale, l’ambulatorio medico, il Centro AIB e Protezione Civile comunale, la pro-loco “Rupicapra”. La struttura ospita inoltre al suo interno la reception dell’Ecomuseo Alta Valle Maira che comprende l’intero territorio comunale di Macra e quello del confinante Celle di Macra.
Una passeggiata nelle antiche le vie del borgo è un’esperienza assai gradevole, un vero tuffo nella storia per i turisti più attenti: lungo le vie principali molte abitazioni conservano integre le caratteristiche dell’architettura tipica della Valle Maira.

Borgata Villar (lu Vilar)
Macra
I campi coltivati del Villar
Sita su un piccolo poggio che sormonta Bedale, la borgata Villar accoglie la Chiesa Parrocchiale di San Marcellino Papa, santo patrono di Macra, la cui festa ricorre ogni anno nella settimana del 26 aprile.
Qui si trova ancora intatto l’antico edificio scolastico dismesso nel secolo scorso e ora di proprietà privata. Nel cuore della borgata, sulla parete esterna di un’abitazione è ancora visibile un’antica meridiana. Un imponente pilone votivo sito in prossimità della parrocchiale crea un angolo particolarmente suggestivo.
Il borgo, ancora abitato, è ricco di orti. Sul versante in leggero declivio si trovano piantagioni di lamponi, cereali e piccoli frutteti. A monte della borgata sono ancora evidenti le tracce di antichi terrazzamenti, utilizzati in passato anche per la coltivazione della vite. Oggi si coltiva ancora la patata, ottima per la produzione delle famose raviolas.


Borgata Langra (En Ciarva)
Macra
Cappella e case abbandonate a Langra
Immerso in un bosco verdissimo, il piccolo borgo rurale comprende la cappella dedicata ai SS. Giuseppe e Antonio da Padova. Il piccolo villaggio posto in prossimità del ruscello è particolarmente suggestivo in quanto ha conservato l’aspetto di un tempo. Qui le abitazioni sono in gran parte da ristrutturare e conservano le caratteristiche architettoniche tipiche delle case alpine.
Langra è un luogo di passaggio frequente per gli escursionisti dei Percorsi Occitani e del Sentiero dei Ciclamini, geologi e botanici.
 

Borgata Caricatori (Ciargiou)
Macra
Le case di Caricatori, antico borgo di boscaioli
La splendida borgata, ancora intatta, si trova in posizione protetta dalle correnti fredde grazie alla presenza dei versanti scoscesi che la circondano. Questa situazione permetteva in passato agli abitanti del luogo di coltivare una particolare vite che produceva grappoli di uva bianca straordinariamente zuccherina. Ancora oggi la località è meta di studiosi e appassionati di botanica alla ricerca di specie rare, fra cui spicca l'Euphorbia valliniana e una moltitudine di orchidee. A ridosso della ripida parete rocciosa retrostante le abitazioni, si trova una tettoia, utilizzata per il ricovero del legname, sostenuta da una curiosa fila di colonne rotonde. Nei mesi estivi in questa località campeggiano gruppi di boy-scout, quando autorizzati dai proprietari.
 

Borgata Camoglieres (Camuliier)
Macra
Camoglieres, con alle spalle le pareti della Via Ferrata
Camoglieres è una delle località più suggestive del territorio dell’antica Alma: collocata in una delle posizioni meglio esposte, riceve il sole tutto l’anno. Per questo motivo i pianori antistanti le abitazioni erano e sono ancora perfetti per ogni tipo di coltura.
Le due frazioni, Sottana e Soprana, conservano elementi artistici e architettonici di notevole pregio. E’ indubbiamente un borgo di origine medievale, in buona parte sapientemente ristrutturato. In questo luogo è possibile ammirare alcuni splendidi affreschi di Giors Boneto, pittore itinerante della Valle Po, risalenti all’inizio del 1800.
A Camoglieres, facilmente raggiungibile a piedi percorrendo l’antico sentiero di Valle, si trova una frequentata palestra di roccia e la straordinaria Via Ferrata inaugurata nel 2006 e collocata sulla ripida parete sovrastante l’abitato. A monte di Camoglieres, si raggiunge il tratto più suggestivo del Sentiero dei Ciclamini: di facile e breve percorrenza, questo percorso attraversa in piano un’area montana ricca di specie botaniche spontanee di notevole valore scientifico, fra cui appunto il raro Cyclamen purpurascens. Per gli amanti della natura, studiosi e semplici curiosi, la cartellonistica dislocata lungo il tracciato è un’ottimo strumento di informazione e apprendimento per quanto riguarda la flora e le specie arboree di questa area alpina, censita fra i Siti di Interesse Comunitario (SIC) dell'Unione Europea.
 

Borgata Villetta (la Vileta)
Macra
La Villetta, un borgo nascosto fra il bosco e il fiume
Sita alla destra orografica del Maira, Borgata Villetta si divide in Sottana e Soprana e si presenta come un borgo in gran parte ristrutturato. Nel secolo scorso, gli ampi terreni pianeggianti tra i due nuclei rurali erano coltivati a vite, segale e ortaggi. Ancora oggi, a ridosso di alcune abitazioni sono presenti gli antichi vitigni di uva bianca e nera che un tempo soddisfavano il fabbisogno domestico di vino. Il pianoro di mezza costa, ora utilizzato prevalentemente per la fienagione, dà al paesaggio una connotazione particolarmente gradevole. Il vecchio forno, risistemato grazie all’interessamento degli antichi proprietari, è ancora oggi funzionante. Dall’antica mulattiera a lato del forno si raggiunge la sponda del torrente Maira. Lungo questo tratto di sentiero si trova uno splendido pilone votivo ancora in ottimo stato di conservazione. I terreni pianeggianti a lato del fiume sono da qualche anno utilizzati per la coltura in serra di piccoli frutti e ortaggi. Degna di nota è la straordinaria pineta posta sotto l’abitato; percorrendo un antico sentiero che si inerpica sul versante boscoso sovrastante l’abitato di Villetta Soprana si raggiunge il sentiero della GTA, che conduce ai verdi altopiani di Celle di Macra.
 

Borgata Chiampo (Ciamp)
Macra
Chiampo, sulla strada verso Stroppo
La piccola borgata posta sul versante esposto a sud, ai confini di Stroppo, si presenta come un’aggregazione di case rurali parzialmente intatte e gradevoli alla vista. Parte dei terreni circostanti viene ancora utilizzata ad orto. Di facile accesso, il villaggio beneficia della buona esposizione ai raggi del sole.
 

Borgata Pradogana (Pradugan)
Macra
Pradogana vista dalla strada per Stroppo sul versante opposto della valle
Si dice che il vecchio ponte in legno sul Torrente Maira, ora ricostruito in cemento, fosse stato realizzato a spese degli abitanti della borgata per consentire un più comodo accesso al villaggio dalla direttrice di valle. Essendo però spesso utilizzato anche dagli abitanti di Albaretto, al fine di rientrare delle spese sostenute le famiglie di Pradugano instaurarono l’obbligo di pagare il dazio. A chi si rifiutava non veniva consentito il passaggio. E’ probabilmente da questo antefatto che ha origine il nome della borgata Pradogana. Ora la via di accesso non è più soggetta a dogana e il ponte è comunale. Un tempo anche qui veniva coltivata la vite e, fino a pochi anni fa se ne ritrovavano alcune tracce lungo il versante alla sinistra orografica del Maira. Una curiosità che gli anziani ricordano è l’antica presenza di una ricca sorgente di acqua calda che sgorgava in prossimità del fiume.


I borghi dell’antico territorio di ALBARETTO (l’Albaret)
Albaretto fu comune dal 1602 fino al 1928, quando venne accorpato da Macra e Celle di Macra.
Le splendide borgate di Albaretto sono situate in posizione panoramica, incredibilmente suggestive e degne di essere visitate. Numerose sono le cappelle, i piloni votivi, le colonne rotonde, le monofore che si possono vedere percorrendo gli antichi sentieri di questa zona. Le abitazioni delle borgate sono caratterizzate da strutture semplici con sobri e robusti tetti in lose. Percorrendo i sentieri che collegano fra loro le borgate, ci si inoltra in uno straordinario scenario naturale dove faggeti e abetaie danno spettacolo in ogni stagione dell'anno.

Borgata Aramola
 Macra
Aramola è un agglomerato di bellissime case. Poco distante dalla borgata seguendo il sentiero si arriva su un promontorio dove sorge la bella cappella dedicata alla Madonna . Il luogo è panoramico e molto soleggiato. All’interno della borgata si trova la Cappella dedicata a San Bartolomeo .


Borgata Maurengo
 Macra
E' il gruppo di case (a sinistra nella foto) diviso soltanto da pochi metri di strada da Aramola (a destra).


Borgata Serremorello
Macra
Indicata nelle vecchie mappe con il nome di Samorello, la borgata era la sede del palazzo municipale dell’antico comune di Albaretto. L’ex municipio, ora in fase di ristrutturazione, sorge all’ingresso della borgata poco distante dalla vecchia scuola , recentemente divenuta abitazione privata; da segnalare anche il forno nel cuore del piccolo borgo. Il sapiente recupero delle antiche abitazioni sta rivelando la straordinaria bellezza di questa borgata; all’ingresso del borgo è visibile la nuova parrocchiale , ma è l’antica chiesa di Albaretto dedicata a Maria Vergine Assunta l’edificio più affascinante di tutto il territorio. L’antica parrocchiale sorta probabilmente in età medievale, conserva uno splendido campanile a cuspide e un portale con sculture in pietra. La cappella è dedicata a Maria Addolorata; come di norma nella tradizione, attiguo si trova l’antico cimitero.


Borgata Garini
Macra
Cappella di Madonna delle Grazie, case molto antiche, monofore e dipinto anonimo (di Giors Boneto?). La borgata più grande era quella Garini detta anche “Ruà grossa”, di essa rimangono solo alcune case in rovina, anche se sono ancora visibili alcuni dipinti e colonne anche se deteriorate dal tempo.


Borgata Cucchietto
Macra
Prima di raggiungere il Colletto si incontra il gruppo di case del Cucchietto, in bella posizione panoramica.


Borgata Colletto
 Macra
Il Colletto è un insieme di case che si sviluppa orizzontalmente sulla cresta panoramica che separa i valloni del Tibert-Intersile dalla conca di Palent-Aramola. Da segnalare le case ottimamente ristrutturate e la Cappella di Sant’Anna . Poco a monte su un poggio sorge la statua della Madonna Alpina , posta qui nel 1959 in ricordo della Madonna di Lourdes: la prima domenica di agosto viene celebrata la festa della Madonna.
In questa borgata si sono conservate le caratteristiche “sisternes” : così erano chiamati i vecchi pozzi in cui veniva raccolta l’acqua piovana, unica risorsa idrica, preziosissima per abbeverare gli animali: non esistendoci alcun torrente che scorra in questa zona. A tal proposito vi è un detto di queste valli che recita A l’Arbarèi beichen l’aiga e i patisen lu sé (trad. gli albarettesi vedono l'acqua, cioè il bedale che scende a valle dal colle Intersile, ma soffrono la sete, poiché la zona è in effetti povera di sorgenti).


Borgata Palent
Borgata Palent
In splendida posizione panoramica la borgata, conserva una isolata cappella dedicata a San Magno ed è stata resa celebre in tempi recenti per le coltivazioni di Genepì ed erbe officinali.


Località Grange Curbia
Macra
Seppure non sia una borgata questa località è indubbiamente degna di nota. Si tratta infatti di uno splendido pianoro d’alta quota su cui sorgono una ventina di baite, alcune delle quali ancora in ottimo stato, in passato utilizzate per gli alpeggi nei mesi estivi e autunnali. I prati circostanti le baite venivano utilizzati per la coltivazione di grano, segale, orzo.
La località presenta due gruppi di agglomerati, uno superiore e uno inferiore, entrambe dotate di forno.



 
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Borgate - creata (09/01/2016) - modificata (09/01/2016) - vista 10274
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