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Laghi di Roure
Col Maurin - Laghi di Roure - Colle Ciabriera

Laghi di Roure - Foto Enrico Collo 
Itinerari di escursionismo in alta Valle Maira

Grange Collet - Foto Enrico Collo
Partenza del sentiero a Grange Collet

Sopra Grange Rabet - Foto Enrico Collo
Sopra Grange Rabet

Panorama da Grange Donadei - Foto Enrico Collo
Panorama da Grange Donadei

Gruppo Castello Provenzale dal Vallone del Maurin - Foto Enrico Collo
Gruppo Castello Provenzale dal Vallone del Maurin

Salendo nel Vallone del Maurin - Foto Enrico Collo 
Salendo nel Vallone del Maurin

Chiot dei Maurin - Foto Enrico Collo
Chiot di Maurin

Colle Maurin dal Lago di Sagna del Colle - Foto Enrico Collo
Colle Maurin dal Lago di Sagna del Colle

Colle Maurin - Foto Enrico Collo
Arrivo al Col Maurin, confine con la Francia 

La cassetta delle lettere al Col Maurin - Foto Enrico Collo
La cassetta delle lettere al Col Maurin

Versante francese: tenere il sentiero sulla destra - Foto Enrico Collo
Versante francese: tenere il sentiero sulla destra

L'Aiguille de Chambeyron dal Lago di Roure - Foto Enrico Collo
L'Aiguille de Chambeyron dal Lago inferiore di Roure

Uno dei 5 laghi di Roure - Foto Enrico Collo
Lago occidentale di Roure 

Lago settentrionale di Roure  - Foto Enrico Collo
 Lago settentrionale di Roure

Cordoni detritici di morena salendo al Colle di Ciabriera - Foto Enrico Collo
Cordoni detritici di morena salendo al Colle di Ciabriera

Monte Maniglia, Colle Ciabriera e Lago superiore di Roure - Foto Enrico Collo
Monte Maniglia, Colle Ciabriera e Lago superiore di Roure (prosciugato)

Terre rosse al Colle di Ciabriera - Foto Enrico Collo
Terre rosse al Colle di Ciabriera

Cippo nel Vallone di Ciabriera - Foto Enrico Collo
Cippo nel Vallone di Ciabriera

In fondo al prato svoltare a sinistra! - Foto Enrico Collo
In fondo al prato svoltare a sinistra!

Ultima discesa dal Vallone di Bellino (Valle Autaret) - Foto Enrico Collo
Ultima discesa al Vallone di Bellino (Valle Autaret)

Rientro nei prati verso le Grange Seimandi - Foto Enrico Collo
Rientro nei prati verso le Grange Seimandi

Gruppo Castello-Provenzale - Foto Enrico Collo
Ai piedi del Gruppo Castello-Provenzale

(Foto Enrico Collo )

Col Maurin - Laghi di Roure - Colle Ciabriera

descritto dall'accompagnatore naturalistico Enrico Collo

Laghi di Roure
I Laghi di Roure sono una serie di specchi d’acqua che si nascondono fra le morene lasciate dai ghiacciai sul versante occidentale del Monte Maniglia, in territorio francese. Alcuni di essi sono perenni, mentre altri si prosciugano col procedere della stagione estiva: la loro bellezza merita in ogni caso una deviazione dal vicino e ben più frequentato Colle del Maurin, confine fra Italia e Francia alla testata della Valle Maira. In questa escursione si propone di compiere un percorso ad anello rientrando dal Colle e dal Vallone di Ciabriera, poco conosciuto ma estremamente bello, selvaggio e panoramico.

La partenza
L’escursione può partire dal Rifugio Campo Base di Chiappera (1650m) per gli escursionisti più allenati, oppure più in alto dalle Grange Collet (2006m) al termine della strada sterrata che risale ai piedi della Rocca Provenzale e della Torre Castello. Preferendo questa seconda possibilità si risparmia oltre un’ora di cammino in salita e almeno altri 30 minuti in discesa. In questo caso conviene lasciare la macchina poco dopo l’ultimo tornante, appena raggiunto il pianoro con le grange nei prati sulla destra.
Se invece si parte da Chiappera Campo Base, conviene raggiungere la base delle Cascate di Stroppia e proseguire su mulattiera nella valle principale. Dopo aver incrociato la strada principale presso le Grange Ciarviera (1904), sempre per mulattiera si arriva alle Grange Collet.

L’itinerario
Raggiunte le Grange Collet, in un'ampia conca prativa circondata dalle montagne che chiudono la Valle Maira, si continua a seguire la carrareccia fino a raggiungere in breve un bivio con una baita restaurata (Grangia Rabet, 2014m); da qui si svolta a sinistra in salita su fondo lastricato e sconnesso. Dopo alcuni tornanti si incontra un nuovo bivio dove inizia il sentiero, sempre ben segnalato dalle palinature (Grangia Donadei, 2154m). Da qui comincia una serie di dossi arrotondati alternati a conche pianeggianti, che rendono piacevole e poco faticoso il cammino. Si procede tranquilli fra le praterie, circondati a ovest dalla dorsale del Monte Pertusà (il dialetto significa "monte bucato", a causa della grande fessura in prossimità della cima che si osserva anche dal sentiero) e a nord dalla catena che dal Monte Lausa e dal Monte Spera raggiunge la cima del Monte Cialancion; durante la nostra escursione andremo a circumnavigare con un itinerario ad anello questo ultimo gruppo di montagne.
Nel frattempo, sempre su comodo sentiero, si raggiunge una conca di pietre con il piccolo Lago della Sagna del Colle (2436m, ore 1.15 dalle Grange Collet), che invita ad una breve pausa. Attraversato  un grande prato pianeggiante e superato il torrente, ecco che una decisa ma fortunatamente breve salita ci porta al Colle Maurin (2637m, ore 2 da Grange Collet), confine con la Francia.
Raggiunto il confine si svolta subito su un sentiero a destra che inizia a percorrere immense morene glaciali, tralasciando quello che scende in territorio francese nel Vallone di Mary raggiungendo il villaggio e il Rifugio di Maljasset (1910m), e quello che continua a salire sulla sinistra in direzione dei Colli Marinet e Ciaslaras, che permettono un nuovo itinerario ad anello con discesa al punto di partenza attraverso il Vallone dell'Infernetto. Svoltando invece a destra, in breve sembra di trovarsi in un deserto di grandi cumuli di pietre, formate da enormi cordoni morenici trascinate lì da lingue di ghiaccio che scendevano dalle vette circostanti  del Monte Cialancion e del Monte Ciabriera. Il sentiero si trasforma adesso in una esile traccia fra i massi, ma ecco che all’improvviso compare una grande macchia azzurra: il Lago inferiore di Roure (2653m). E’ solo il primo di cinque laghi che pur non essendo collegati da una rete di sentieri evidenti, il terreno permette di spostarsi comodamente fra l’uno e l’altro facendosi aiutare da una carta escursionistica.
Il panorama sul versante francese è dominato dalle aguzze creste dell'Aiguille de Chambeyron a ovest, dalla Tete de Cialancion a sud, dal Monte Maniglia a est e dalla Pointe Haute de Mary a nord.
Per proseguire nella nostra escursione, bisognerà infine raggiungere il Lago Superiore di Roure (2758m) e da qui puntare in direzione del Colle di Ciabriera (2821m, ore 3.15), seguendo nuovamente le tracce evidenti del sentiero. Il Colle di Ciabriera è una distesa di terra rossastra da cui si rientra in Italia percorrendo un vallone selvaggio e bellissimo, e dove risultano evidenti le tracce dei ghiacciai quando scendevano a valle disegnando il percorso che anche noi ci appressiamo a percorrere. Se si cammina senza fretta, si può consigliare una deviazione verso il cippo di pietre presente a quota 2776m, estremamente panoramico, e verso il laghetto di Ciabriera (2685m), che si prosciuga con il procedere della stagione estiva. E’ molto improbabile trovare delle persone su questa deviazione, mentre più semplice sarà incontrare camosci e stambecchi. Rientrando fra i prati in salita sul nostro itinerario, la traccia rimane abbastanza ben segnalata fino a un lungo prato, dove vecchie carte indicano di mantenere la destra; in realtà conviene girare a sinistra prima di due grandi massi che si affacciano sul precipizio. Così facendo si attraverserà una sella erbosa, ma in poco più di un centinaio di metri si ritrova un nuovo sentiero che risale verso il Monte Maniglia.
Bisogna fare molta attenzione a non sbagliare questo passaggio, altrimenti ci si ritroverebbe su strapiombi da vertigine e canaloni pericolosi. Dunque tengo a ribadire: alla fine del lungo prato (vedi immagine nella rassegna fotografica) mantenere la sinistra!
Raggiunto il sentiero del Maniglia con l'aiuto di alcuni omini di pietra, il dislivello viene superato con comodi tornanti che ci portano sulle praterie del Rio Autaret, il quale discende dal Colle di Bellino. Il sentiero ora è di nuovo ampio e frequentato, anche dai mountain bike; al fondo della discesa si attraversa il torrente Maurin su una passarella precaria, poi sempre per prati si supera una collinetta e ci si ricongiunge al sentiero percorso in salita nei pressi delle Grange Donadei (2154m). Ripresa la strada sterrata, in un quarto d’ora circa si è alle Grange Collet; l’itinerario si completa in meno di 6 ore di cammino.


Curiosità
La cassetta della posta al Col Maurin
Penso non capiti mai di arrivare ad un colle di frontiera lontano da ogni strada carrozzabile e di trovare una cassetta postale per le lettere! Questa è una delle molte intuizioni geniali venuta alla storica guida alpina Nino Perino, noto a tutti perchè a lui rimarrà per sempre legata la nascita del turismo escursionistico in valle Maira: i sentieri Dino Icardi, Roberto Cavallero, Frassati, Tour de Chambeyron estivo e invernale, Percorsi Occitani, le vie di arrampicata sulla Castello-Provenzale, la manutenzione e la nascita dei bivacchi in quota, la storica gestione del Rifugio Campo Base attorno a cui ruotavano molte idee innovative e che allora come oggi rendono questi luoghi un gioiello apprezzato da turisti di tutta Europa.
Una delle sue tante iniziative è stata la nascita dell'Associazione "Montagnes sans frontieres", riunendo la promozione turistica del versante italiano e francese delle Alpi Cozie. Il Col del Maurin rappresenta uno degli itinerari escursionistici più facile e frequentato per valicare la frontiera: da qui passavano da secoli i contrabbandieri di Chiappera per portare il sale in Italia; più volte sono passati gli eserciti in guerra, nei momenti più cupi della storia, anche recente.
Una cassetta delle lettere... quale miglior modo per rendere tangibile la fratellanza dei popoli, lo scambio di idee e di cultura! Un gesto puro, un pensiero che si comunica fra i due versanti delle Alpi: lasciate qualcosa di scritto quando arrivate lassù, mantenendo vivo il significato di quella semplicissima struttura in legno che miracolosamente ogni anno resiste alle intemperie dell'inverno e rinsalda un legame che altri volevano spezzare.

Caratteristiche del sentiero
Tacche: rosse e blu del sentiero Roberto Cavallero fino al Col Maurin; poi è necessaria una cartina escursionistica per orientarsi nelle tracce di sentiero.
Periodo consigliato:
giugno – settembre
Distanza percorsa: circa 12 km
Quota partenza:  2006m
Quota massima: 2829m (Colle Ciabriera)
Dislivello: 823m
Durata: 6 ore
Difficoltà: escursionista esperto

Consigli utili
Il sentiero richiede le normali osservanze di sicurezza in montagna: buona conoscenza del territorio e capacità di lettura e orientamento di carte escursionistiche; equipaggiamento adeguato al trekking in alta montagna; cibo e acqua a sufficienza; buon allenamento alla camminata. Non si trovano particolari difficoltà durante l’escursione.

Punti di riferimento dell'escursione
Grange Collet (2006m) - Grangia Rabet (2014m) - Grangia Donadei (2154m) - Chiot di Maurin (2400m) - Lago della Sagna del Colle (2436m) - Colle Maurin (2637m) - Lago Inferiore di Roure (2653m) - Lago Superiore di Roure (2758m) - Colle di Ciabriera (2821m) - Vallone di Ciabriera - Vallone dell'Autaret - Grangia Donadei (2154m) - Grangia Rabet (2014m) - Grange Collet (2006m)

Laghi di Roure

Laghi di Roure a Chiappera di Acceglio   
- Foto Enrico Collo -

Le foto e i testi dell'itinerario sono proprietà di Enrico Collo;
contattare l'autore per un loro utilizzo o per organizzare un accompagnamento naturalistico sui luoghi descritti.

  

 
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Laghi di Roure - creata (15/04/2011) - modificata (07/03/2013) - vista 24935
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